SNELLI SENZA DIETA?

SCOPRI LE INSIDIE DEL TUO CERVELLO E VINCILE CON UN’ALIMENTAZIONE LOW CARB

L’insoddisfazione per il proprio corpo ci rende insicuri e spesso tristi. La volontà di sentirci belli, provare a farlo con sforzi, sacrifici, soldi. Andare in palestra, iniziare le diete e poi tornare sempre al punto di partenza.

Più del 65% della popolazione mondiale non è soddisfatta del proprio corpo, 2 miliardi sono in sovrappeso.
Tuttavia, l’aspetto più allarmante è che il tasso di insuccesso di una dieta è del 99%.

Le persone che intraprendono una dieta non riescono a mantenere la forma raggiunta nel lungo termine. Infatti, quando si ritorna alle consuete abitudini alimentari, il peso perso viene con il tempo riacquistato, annullando i traguardi raggiunti con la dieta. Come è possibile questo insuccesso?

Il problema principale è la diffusione di alimenti moderni e modelli alimentari ricchi di carboidrati, i quali influenzano così profondamente il nostro cervello e il nostro corpo che eliminarli è davvero difficile. Scopriamo il perché.

LADDOVE L’INSULINA NON ARRIVA IL GRASSO SI INSINUA

Quando mangiamo cibi ricchi di carboidrati, il nostro corpo li scompone in zuccheri, principalmente glucosio, che vengono poi assorbiti nel flusso sanguigno. Questo aumento dei livelli di zucchero nel sangue stimola il pancreas a rilasciare insulina nell’organismo. L’insulina è l’ormone responsabile di aiutare le cellule a assorbire il glucosio,
ma se consumiamo troppi carboidrati, le cellule non riescono ad assorbire tutto il glucosio in circolo che viene trasformato in grasso corporeo.

LA SAZIETà NON è UNA QUESTIONE DI QUANTITà, ma di LEPTINA

Più carboidrati mangiamo, più stimoliamo insulina con lo scopo di far assorbire alle nostre cellule tutto il glucosio. Questa iperproduzione di insulina però blocca il normale funzionamento della leptina, rendendoci “leptino-resistenti”. La leptina è un ormone prodotto dalle cellule adipose che segnala al nostro cervello che abbiamo mangiato abbastanza, ossia che abbiamo energia in corpo per poter funzionare. È quindi l’ormone che ci indica la sazietà.
Se il suo compito viene meno noi continueremo ad aver voglia di mangiare.

Ma alla fine se mangiassimo tantissimi broccoli che problema ci sarebbe?
Ed ecco che entra in gioco il ruolo di un importantissimo neurotrasmettitore: la dopamina.

LA DOPAMINA: IL RISCHIO DI UN OVERDOSE DI PIACERE

Siamo esseri complessi ma anche estremamente semplici, ci muoviamo alla ricerca del nostro piacere che è strettamente legato alla sopravvivenza della specie. È il piacere dell’attività sessuale che ci conduce alla procreazione così come è il piacere di mangiare che non ci fa morire di fame. La ricerca del piacere ci spinge a preferire cibi ricchi di carboidrati che attivano i recettori della dopamina, il neurotrasmettitore del piacere. Tuttavia, il loro consumo eccessivo porta il nostro cervello a ridurre la sensibilità della dopamina con la conseguenza di ricercare sempre più cibi ricchi di carboidrati, creando una dipendenza involontaria da essi. Uno studio dell’Università di Bordeaux del 2007 ha dimostrato che la dipendenza da zucchero e carboidrati è otto volte maggiore rispetto a quella dalla cocaina. Per ripristinare il normale funzionamento della dopamina, è essenziale mantenere un consumo equilibrato di carboidrati.

IL CIRCOLO VIZIOSO

In sintesi:

  1. Un eccessivo consumo di carboidrati porta all’accumulo di glucosio trasformato in grasso e stimola un’eccessiva produzione di insulina.
  2. Il malfunzionamento dell’insulina impedisce l’efficace azione della leptina, impedendoci di avvertire la sensazione di sazietà e causando un desiderio costante di cibo.
  3. Questa costante voglia di mangiare ci spinge a cercare alimenti dolci e ricchi di carboidrati per sperimentare il piacere indotto dalla dopamina.
  4. L’assunzione eccessiva di carboidrati inibisce i recettori della dopamina, portandoci ad aumentare ulteriormente il consumo di carboidrati nel tentativo di cercare piacere, ripetendo così il ciclo dal punto 1.

È POSSIBILE INTERROMPERE QUESTO CIRCOLO?

Sì. Un’alimentazione a basso contenuto di carboidrati può bloccare questo circolo vizioso senza ricorrere a nessuna dieta serrata destinata al fallimento. Per fare questo non c’è bisogno di cambiare le nostre abitudini alimentari, ma di cambiare i nostri prodotti.

Heartcore G*Low Carb nasce con lo scopo di creare prodotti buoni come quelli convenzionali ma a basso contenuto di carboidrati. La bontà dei nostri prodotti garantisce il piacere e il desiderio di mangiarli senza però innescare i meccanismi deleteri che il consumo eccessivo dei carboidrati crea nel nostro organismo.

Abbiamo dedicato tempo ed energie per sperimentare ricette che riescono a bilanciare dolcezza e sapore, sostituendo gli ingredienti rischiosi, come lo zucchero, con alternative naturali come l’eritritolo per la Yumah e una miscela saporita di semi per il Yukatan Pan Pluma.
Il nostro impegno nella ricerca è costante perché il nostro scopo è farvi sentire soddisfatti di voi stessi.